Forlener '17: focus su La Grande Stufa
La Grande Stufa, un gioiello di tecnologia al centro dell'attenzione degli studiosi. Grande curiosità e attenzione per il "modello" La Grande Stufa, la centrale di teleriscaldamento a biomassa vergine di origine locale, al centro questa mattina di un convegno dal titolo "Qualità dell'aria ed emissioni in atmosfera: il potenziale degli impianti di teleriscaldamento e cogenerazione a biomassa legnosa per la riduzione del PM 10". Organizzato dalla Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili (Fiper), il convegno ha di fatto aperto l'edizione 2017 di Forlener, il salone dell'energia dal legno che, a cadenza biennale, si sposta sul territorio italiano. E con l'organizzazione affidata quest'anno a Lariofiere, ecco che la case history di successo non poteva che ricadere sull'impianto di Villa Guardia, un'eccellenza di ingegneria capace di cogenerare grazie al legno energia elettrica e soprattutto energia termica, distribuita sul territorio di Villa Guardia da ormai quasi un decennio.
E proprio l'esperienza del teleriscaldamento di Villa Guardia è stato il focus su cui si è concentrata la curiosità della maggior parte dei presenti in sala. A spiegare la storia imprenditoriale e ingegneristica dell'impianto di via Firenze è stato Roberto Vago responsabile proprio della gestione de La Grande Stufa (qui sotto con Giovanni Riva del Comitato Scientifico Fiper).
Volti stupefatti tra i presenti nell'apprendere che il legname utilizzato per far funzionare la centrale provenga ormai da una filiera che via via si è sempre più accorciata e che ora è distante al massimo 15 km dall'impianto. Sorpresa anche nell'udire che circa il 40% del cippato consumato a Villa Guardia sia di fatto quel materiale, ramaglie varie, che le aziende agricole un tempo abbandonavano nel bosco perché inutilizzabile, esponendo il bosco stesso ai rischi di incendio e compromettendo comunque il regolare sviluppo del bosco stesso. "Abbiamo tolto un problema alle nostre 45 aziende agricole che ci forniscono questo legname povero e che ora addirittura lo vedono remunerato", ha spiegato Vago. Confermati anche i dati circa i benefici del teleriscaldamento. "In questo momento, con le nostre tariffe il risparmio per le utenze servite si assesta mediamente intorno al 25%, cui si devono poi aggiungere i benefici per non aver più spese legate alla caldaia e alla sua manutenzione". E alla domanda se fosse stato difficile convincere le aziende agricole a lavorare insieme, Vago ha poi concluso: "E' ovvio che inizialmente fossero scettiche. Ma non appena hanno capito che per loro si stava generando un nuovo importante indotto, ecco che dalle prime 15 è stato immediato triplicare il numero dei fornitori. Al momento abbiamo disponibilità doppia rispetto ai consumi. Eppure la filiera si è accorciata a 15 km malgrado per statuto potessimo spingerci anche più lontano".
La curiosità nei confronti dello sviluppo di questa nuova industria green si è poi tradotta in una visita guidata alla centrale di Villa Guardia. Accompagnati dall'ingegner Giovanni Riva del Comitato Scientifico FIPER e dall'ingegner Diego Cucurachi di Amarc DHP (la società che nel 2007 realizzò l'impianto, leader internazionale in questo settore), la delegazione di circa 20 persone si è intrattenuta per oltre due ore presso l'impianto, alla scoperta di numeri, dati e curiosità, ponendo domande e quesiti. Lo stesso Cucurachi ha poi concluso. "Giro per lavoro tutta l'Europa e oggi posso dire senza temere di essere smentito, che solo impianti di cogenerazione come questo de La Grande Stufa hanno e avranno un futuro. Questo impianto è un gioiello. Qui si è saputo guardare avanti: la costruzione così come la gestione di questa centrale sono un esempio di eccellenza a livello europeo. Se qualcuno vuole costruire qualcosa che funzioni e abbia un senso economico, deve realizzare un "gemello" de La Grande Stufa".