Filiera corta del legno

La Grande Stufa utilizza solamente 100% legna di origine locale! Come previsto dallo statuto, per il funzionamento dell'impianto, infatti, è possibile conferire in centrale soltanto legname proveniente da una distanza massima di 70 km. Ma La Grande Stufa è riuscita a fare meglio, accorciando la distanza di approvvigionamento e dando il là alla nascita di una filiera ancora più corta e di una vera e propria green economy.

Grazie a questo impegno La Grande Stufa oggi utilizza legname conferito da aziende agricole locali consorziate che, addirittura, distano un massimo di 30 km dalla centrale. 

Il progetto ambientale de La Grande Stufa ha dunque generato anche quell'indotto "green" che ci si attendeva, dando nuove opportunità a decine di aziende agricole, creando un mercato che di fatto non esisteva e del quale il primo a beneficarne è l'ambiente stesso in cui viviamo.

Più verde, più aria pulita, più calore per tutti.

 
 
 
Biomassa

La Grande Stufa è un impianto a biomassa vergine di origine locale.
 
Scopriamo cosa si intende con il termine "biomassa".
La Direttiva 26 marzo 2009 sulla promozione dell'uso di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (che sostituisce e integra le Direttiva 2001/77/EC e 2003/30/EC), include la "biomassa" nella lista delle risorse di energia rinnovabili. La "biomassa" è definita come: "la frazione biodegradabile di prodotti, rifiuti e residui di origine biologica, derivanti dall'agricoltura (incluse le sostanze di origine animale e vegetale), dalle attività agroforestali e dalle industrie connesse inclusa la pescicoltura e l'acquacoltura, e inclusa la frazione biodegradabile di rifiuti urbani ed industriali". 
 
Il legislatore, tuttavia, con il termine "biodegradabile" intende qualche cosa di diverso dal suo significato scientifico che presupporrebbe di considerare solo sostanze che possono essere demolite o metabolizzate da sistemi biologici quali batteri, funghi, ecc. E' ormai opinione comune che lo spirito e la sostanza delle definizioni sopra riportate siano riferibili ai prodotto della fotosintesi clorofilliana e, più in generale, del metabolismo delle specie animali e vegetali che si susseguono nelle catene alimentari. In sostanza, quindi, tutto quando è di origine biogenica. Per escludere i combustibili fossili, che pure sono di origine biogenica, si deve intendere per "biomassa" ciò che è di origine biogenica "recente", dove il termine "recente" va a coprire l'età media dei prodotti della fotosintesi clorofilliana e del metabolismo animale e vegetale in generale che realmente si possono trovare nei rifiuti o che rappresentano le biomasse propriamente dette.
 
L'utilizzo delle biomasse per la produzione di energia elettrica e calore contribuisce a limitare le emissioni di anidride carbonica, in quanto la CO2 emessa per la produzione di energia non rappresenta un incremento dell'anidride carbonica presente nell'ambiente, ma è la medesima che le piante hanno assorbito durante il loro sviluppo e che alla morte ritornerebbe nell'atmosfera attraverso i normali processi degradativi della sostanza organica